Cane in ufficio: 5 buone argomentazioni
Hai letto degli uffici del Comune di Castel San Giovanni (PC) dove i cani sono i benvenuti? Questo provvedimento é il sollievo di molti padroni. Se stai pensando di proporre il provvedimento al tuo superiore, eccoti le 5 migliori argomentazioni per persuaderlo.
Non così in fretta! Prima di precipitarti dal tuo superiore, accertati che il bisogno di condividere gli ambienti dell’ufficio con il tuo cane non sia solo una tua necessità.
Da qui, dovrai costruire delle solide argomentazioni per validare la tua richiesta. Ecco le 5 più efficaci:
- C’é il supporto dei colleghi
- È un beneficio per tutta l’azienda
- Il nostro ufficio é già a prova di cane
- Me ne occupo io!
- Possiamo iniziare con un test
1. C’è il supporto dei colleghi
Come annunciato, fai una piccola indagine informale e scopri quanti tra i tuoi colleghi sarebbero interessati a portare il proprio cane a lavoro, quanti sarebbero neutrali, e quanti contro. Comunica il loro nome e fai esempi concreti quando parli con il tuo superiore.
Se incontri delle difficoltà con alcuni colleghi, cerca di coinvolgerli nel progetto prima di parlare con il tuo superiore. È importante definire degli spazi ben precisi per i cani in ufficio e dovrai specificare che esisteranno delle zone chiamate “Stai alla larga!” come la cucina e i bagni, in cui i cani non saranno mai ammessi.
Se neanche questo li convince, non insistere. In fondo, vuoi il bene dell’ambiente aziendale e se la tua idea fosse buona solo per te, dovrai purtroppo desistere.
2. È un beneficio per tutta l’azienda
È provato che trovarsi a condividere gli spazi lavorativi con degli animali domestici aumenta il buon umore e crea una situazione distesa in ufficio. Prendere una pausa e spenderla in compagnia del proprio cane e/o di quello altrui, può essere un momento di vero distacco dal lavoro e un’ancora all’ambiente famigliare che aiuta a pensare in maniera più tranquilla, più libera, e dunque più creativa.
Accettare che i cani si muovano con noi in ufficio potrebbe generare la sana abitudine di portare a spasso il cane in gruppo durante la pausa pranzo. Questo è davvero meglio di un panino al volo preso davanti alla scrivania!
Argomento stringente per il tuo superiore sarà la buona reputazione dell’ufficio, e dunque dell’azienda. Un ufficio pet-friendly è visto come progressista e all’avanguardia; uno che tiene conto delle esigenze dei suoi lavoratori e del mondo animale. Importantissimo per il dipartimento di risorse umane!
3. Il nostro ufficio è già a prova di cane
Il tuo superiore potrebbe opporsi perché l’ufficio non è fatto per ospitare animali. L’ufficio ideale è dotato di ampie stanze ed è modificabile nella struttura se necessario. Ricorda che ci sarà bisogno di creare spazi specialmente dedicati ai cani. Se questa non è la descrizione del tuo ufficio, puoi offrirti di fare dei cambiamenti all’ambiente tu stesso.
Nel farlo, non spingerti solo ad osservare la struttura interna degli uffici, ma controlla anche che l’area circostante sia dotata di spazi verdi e sicuri per le passeggiate del cane.
4. Me ne occupo io!
Oltre a controllare l’ambiente, come dice il punto 3, è importante che il tuo superiore abbia chiaro che sei tu il referente del progetto. A meno che il tuo superiore non abbia una casa piena di cani-nel qual caso forse il tuo ufficio sarebbe già così detto pet-friendly, devi fargli capire che per lui questo provvedimento non sarà un carico in più di lavoro.
5. Possiamo iniziare con un test
La cosa migliore per comprendere se accettare i cani a lavoro funzioni anche per il tuo ufficio è semplicemente provarci con un periodo di prova. Chiedi al tuo capo un periodo di prova e fai in modo che durante questo tempo limitato egli comprenda il grande beneficio che i cani a lavoro apportano all’azienda.
Curiosità:
Alcune delle aziende che hanno già implementato questo provvedimento sono rinomate e presenti in tutto il mondo. Eccone una lista ridotta:
- Amazon
- Purina
- Mars
- Nintendo
- ….